Ex concorrente di Masterchef ora realizza “amigurumi”, pupazzi all’uncinetto con un’antica arte giapponese


Gli «amigurumi» più colorati e creativi prendono forma al MakrikaLab di Monticello di Granozzo. L’arte giapponese di tessere all’uncinetto piccoli animaletti, pupazzi, bambolotti è diventata per la quarantenne Marika Gennari, ex concorrente dell’edizione 2011 del Masterchef Italia, la palestra per esercitare la propria creatività. «In meno di un anno – dice Marika Gennari – il MakrikaLab ha prodotto oltre mille “amigurumi” . I ferri dell’uncinetto si mettono in azione per creare in tre dimensioni i pupazzi che popolano i cartoon oppure figure di fantasia disegnate dall’occasionale cliente». Tessere manualmente i fili colorati è solo una parte del processo produttivo: «I ferri “girano” sulla base di un itinerario che gli specialisti chiamano pattern. I progetti di maglieria vanno pianificati con cura, indicando i vari passaggi».

Le richieste di fornitura che arrivano al MakrikaLab hanno una doppia tipologia: «Spesso il cliente domanda la realizzazione completa “chiavi in mano” dell’amigurumi – dice la titolare del MakrikaLab -. Ma con altrettanta frequenza la richiesta è focalizzata sul solo progetto. In questo caso tramite una piattaforma web specializzata vengono fornite le istruzione che elencano i passaggi necessari per tessere il gadget di proprio interesse».

È l’unico atelier del novarese focalizzato sull’assemblaggio artigianale degli amigurumi: «Per puro caso mi sono trovata a leggere il libro curato da Victoria Lyle, che è una specialista tra le più seguite dei lavori all’uncinetto. Confesso che all’inizio ho pensato di essere finita in un mondo incomprensibile. Con la consulenza di mia mamma e soprattutto di mia nonna, sono stata in grado di “decifrare” il gergo delle “ferriste”».

L’amigurumi più complesso che è in procinto di essere completato ha come protagonista Valentino Rossi: «Sono ormai alle fasi finali – conclude Marika Gennari -: ritrae Valentino Rossi in sella alla sua Yamaha numero 46. Vorrei consegnarglielo di persona quando salirà ancora una volta sul primo gradino del podio».



Source link

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *