L’intervista cosplay della settimana: Undeadgrrrl – Senza Linea


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Parlaci di te

Ciao, mi chiamo Sara, ho 31 anni, abito a Lucca e sono per metà italiana e per metà tedesca. Sono laureata con master in professioni sanitarie e attualmente sto intraprendendo un altro percorso nel settore del marketing. Sono sempre stata una persona estremamente creativa e ho una passione smodata per videogame, anime e manga e tutto ciò che riguarda il Giappone. Ultimamente ho iniziato un’attività molto particolare: creo amigurumi all’uncinetto dei miei personaggi preferiti.

Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?

Il mio primissimo cosplay risale al 2005 quando convinsi due amiche a fare con me le guerriere sailor. Ci siamo fatte cucire un costume molto carino da un sarto e abbiamo sfilato per la prima volta sul palco del Lucca Comics. E’ stato così divertente che io non ho più potuto farne a meno.

I cosplay che ho realizzato fin ora sono Sailor Venus di Sailor Moon, Yuna di Final Fantasy X-2, Light e Misa di Death Note, Alex di Arancia Meccanica, Alice di Resident Evil 3 (film), Kaname Chidori di Fullmetal Panic, Cacciatrice umana ed Exo di Destiny, Clicker di The last of us, D.va e Mercy di Overwatch, Yamato di One Piece e infine alcuni original come Lady steampunk, Zombie , Gothic lotita  e Ariel steampunk.

Come hai scelto il tuo nickname?

Il mio nick è ormai da anni “undeadgrrrl”. Sono sempre stata affascinata dal mondo dell’horror e quando stavo pensando ad un nome che mi potesse rappresentare ho trovato che questo fosse perfetto!

A quale cosplay che hai realizzato sei più legata?

Sono molto legata al cosplay di Yamato di One Piece, è un personaggio in cui mi rivedo molto e non mi sono mai sentita meglio in altri panni! Credo che se potessi scegliere chi essere senza sentirmi mai fuori luogo sceglierei sicuramente lui!

Realizzi da sola i tuoi cosplay o preferisci comprarli/commissionarli?

Il più delle volte cerco di realizzare tutti i miei cosplay da sola, a volte li compro direttamente e altre volte vado per una via di mezzo (ad esempio compro il vestito ma gli accessori o le armi le costruisco da me). Dipende dal tempo che posso dedicare alla realizzazione e/o dalla difficoltà del costume.

Cosa pensi si chi ha fatto una scelta diversa dalla tua?

Dato che io faccio entrambe le cose per me non c’è molto da dire in realtà. Solo che ammiro molto chi riesce sempre a creare cosplay per conto proprio e che potessi sarebbe sicuramente la cosa che farei sempre. Pe come la vedo io la soddisfazione di poter creare qualcosa con le proprie mani non ha prezzo.

Hai un  “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore?

Certo! Da anni sogno di fare la Sirenetta con una bella coda da sirena e realizzare uno shooting al mare o in acqua!

 In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?

Non saprei, per me è difficile rispondere a questa domanda. Tutti e nessuno direi. Quando penso a fare un cosplay la prima cosa a cui penso è di realizzare un personaggio che mi piace, non “vediamo che personaggio potrei fare questa volta” e quindi dire poi “no, in questo non mi ci vedrei”.

In genere non mi interesso di come potrei o non potrei stare in un determinato cosplay, per me la cosa importante è dare sempre il massimo quando lo si indossa (a livello di trucco, recitare la parte ecc..) e sentirsi bene indossandolo, sentirlo tuo. Quando non ci sono queste prerogative allora posso dire di non vedermi bene in un determinato cosplay…insomma che non fa proprio per me.

Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?

Credo che non ci sia nulla di male. In fondo è un pò come fare i modelli, solo in chiave un pò più attuale e particolare.

Secondo te ci sono dei casi dove non lo sia?

No, non credo, anzi ammiro molto queste persone che hanno fatto del cosplay un lavoro.

Argomento scottante: i cosplay “original”; secondo alcuni snaturano il senso del cosplay, tu come la pensi?

Avendo io stessa fatto più volte un original, per me ovviamente non sono un problema. Però ammetto che posso capire chi dice così. All’inizio il senso più classico del termine cosplay era quello di vestirsi da un personaggio in particolare non di inventarne uno. Ma alla fine che male c’è a fare una cosa originale? Io lo trovo un aspetto interessante del mondo del cosplay, possono venire fuori cose davvero pazzesche!

Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?

Un impatto enorme. E’ davvero bello che il cosplay sia una passione che accomuna così tante persone e tramite i social è davvero evidente. E’ un fenomeno mondiale! Basta pensare alla diffusione a macchia d’olio di video tutorial di “come costruire l’arma del personaggio X” o “come fare le ali di Y”…grazie ai social praticamente ognuno è in grado di condividere le proprie abilità sul cosplay e trasmetterle a tutti quelli che avrebbero sempre voluto farlo ma magari non sapevano da dove partire! E’ davvero una grande cosa!

A quali eventi hai partecipato fino ad ora?

Sono stata a molte fiere in tutta Italia, dal Romics, al Cartoomics alla Festa dell’unicorno e anche ad una fiera a Malaga in Spagna, ma la mia partecipazione in cosplay è esclusiva del Lucca Comics.

Qual è la tua fiera preferita?

Sempre stata e sempre sarà il Lucca Comics, non c’è anno che mi perda questo evento.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Tra i miei progetti c’è sicuramente l’intenzione di fare più shooting alle fiere, mi sono resa conto che ho tante idee a riguardo ed è passato troppo tempo da quando non realizzo uno come si deve. Mi metterò seriamente alla ricerca di un fotografo in TF e cercherò di partecipare in cosplay ad altre fiere.

Hai qualche aneddoto particolare che ti è successo in ambito cosplay che vuoi raccontarci?

Certo! Insieme al mio ragazzo ho fatto il Clicker di The Last of Us ed entrambi tenevamo in tasca un piccolo altoparlante che riproduceva in loop il verso inquietante del personaggio. Quindi abbiamo girato tutto il Lucca Comics atteggiandoci a veri e propri Clicker e camminando proprio come fanno loro, con questo verso di sottofondo…La gente era terrorizzata, non se lo aspettava proprio, specie quando gli arrivavamo alle spalle! E’ stato piuttosto divertente!

Hai mai partecipato a qualche contest cosplay? 

Si, un paio di volte. La prima è stata quando ho fatto cosplay per la prima volta mentre la seconda è stata sul palco del Lucca Comics quando ho fatto Yuna da Final Fantasy X-2. Ero molto timida (in realtà lo sono ancora haha) e quindi decisi di sfilare e basta, senza portare nessun tipo di esibizione particolare. Nonostante tutto ho vinto come miglior costume per Halifax ( la casa di distribuzione di Final Fantasy dell’epoca) che come premio regalava una copia di Devil May Cry 3 special edition per PS2.

Non sono mai stata più felice! Gli anni successivi avrei tanto voluto partecipare nuovamente al contest ma purtroppo hanno complicato molte dinamiche riguardanti la partecipazione e onestamente mi sembrava più una fatica che un divertimento, per cui ho rinunciato.

Hai un profilo dove  offri contenuti contenuti o chiedi di essere supportata per i tuoi progetti?

No, utilizzo solo i miei account instagram, personale e sugli amigurumi.

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